mercoledì 9 febbraio 2011
martedì 26 febbraio 2008
29 febbraio serata dedicata alle edizioni Trolley
venerdì 29 febbraio 2008
ore 19.00 - 21.30
serata di proiezioni, libri e discussioni dedicata a TROLLEY, innovativa ma già prestigiosa casa editrice britannica specializzata in arte e fotografia e particolarmente attenta ai temi politici e sociali.
Con Gigi Giannuzzi di Trolley, partecipano all'incontro Tiziana Faraoni, foto editor de L'Espresso e Alessandra Oglino di Medici Senza Frontiere, che presenterà il nuovo libro di Larry Towell The Cardboard House sul lavoro che MSF svolge da venticinque anni in Peru con i malati di AIDS.
In occasione del Freaky Friday -la notte dell'arte contemporanea promossa da ROMA- The Road to Contemporary Art, s.t. resterà aperta fino a mezzanotte.
Prosegue in galleria -fino al 7 marzo- la mostra di Emanuela Salti Il mese della fotografia
s.t. foto libreria galleria
via degli ombrellari, 25
00193 Roma
tel/fax +39 06 64760105
info@stsenzatitolo.it
www.stsenzatitolo.it
lunedì 18 febbraio 2008
Emanuela Salti - il mese della fotografia
Emanuela Salti
Il mese della fotografia
23 febbraio – 7 marzo 2008
dal martedì al sabato 10.30 - 20.00 /domenica 11.00 – 18.00
inaugurazione sabato 23 febbraio, ore 18.00
con presentazione del libro Fuoco notturno (Serarcangeli Editore) di Emanuela Salti e Francesco Zicari
s.t. foto libreria galleria inaugura una nuova sala del proprio spazio espositivo con una personale della fotografa romana Emanuela Salti. La mostra presenta per la prima volta al pubblico, nella sua compiutezza, un progetto del 2002, sviluppato seguendo una metodologia giocosa quanto rigorosa: per un mese Emanuela Salti si è impegnata a scattare, nell'arco delle 24 ore, un rullino fotografico a colori, producendo quindi ogni giorno, per trenta giorni, 36 immagini diverse. Volgendo il suo sguardo sull'universo quotidiano, ha volutamente utilizzato una pellicola non professionale e ha scelto il fuori fuoco come chiave privilegiata di approssimazione al reale. Qual'è il senso di questo rituale? Se la negazione del fuoco fotografico annulla la più immediata riconoscibilità della scena familiare, attraverso questo disconoscimento del quotidiano è possibile attivare un nuovo percorso di avvicinamento alla trama simbolica delle cose, come osserva la fotografa stessa: “Un oggetto spostato oltre le tracce della propria funzione genera talvolta un fenomeno di risonanza in chi guarda. Il proposito è quello di esaminare i richiami della memoria, partendo da un indizio apparentemente estraneo all’esperienza individuale, che però attinge a un bagaglio comune; per evocare ricordi o suscitare aspettative”. Delle oltre mille foto scattate in quel mese di lavoro, Emanuela Salti ha quindi selezionato e stampato cinquanta immagini di piccolo formato, che hanno dato vita a due diverse ipotesi di montaggio, entrambe proposte in mostra: da una parte le opere a parete, dove le fotografie vivono singolarmente, ma anche in composizioni di due o tre scatti; dall'altra l'album fotografico: un libro d'artista esternamente non dissimile a un anonimo portfolio, ma custodito e oggi riproposto da Emanuela Salti come un racconto in prima persona su quel mese della fotografia. Alcune di queste foto, insieme ad altre tratte dalla serie Giardini (del 2004), sono confluite poi in un ulteriore progetto di riscrittura: un lavoro a quattro mani, con Francesco Zicari, in cui parola e immagine si incontrano in un territorio simbolico affine. E' nato così il volume Fuoco notturno, pubblicato di recente per le edizioni Serarcangeli, che ospita anche un intervento critico di Alberto Manodori Sagredo, docente di Storia e Tecnica della fotografia all’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata". In occasione dell'inaugurazione della mostra, sarà possibile acquistare il libro insieme a una stampa fotografica firmata.
s.t. foto libreria galleria
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martedì 12 febbraio 2008
venerdì 15 febbraio presentazione del libro di Manuela Pallotto "Vedere il tempo. La storia warburghiana oltre il racconto"
Vedere il tempo. La storia warburghiana oltre il racconto
venerdì 15 febbraio 2008, ore 18.00
via degli ombrellari, 25 - Roma
intervengono:
Pietro Montani, docente di Estetica - Università di Roma “La Sapienza”
Claudia Cieri Via, docente di Storia della Critica d'arte - Università di Roma “La Sapienza”
Giuseppe Di Giacomo, docente di Estetica - Università di Roma “La Sapienza”
Con il suo atlante figurativo della memoria, Aby Warburg avvia un esperimento unico nel suo genere: il progetto di una storia per immagini. Ricostruendo l'estetica del fondatore dell'iconologia a partire dagli scritti giovanili, l'autrice analizza le implicazioni teoriche del Bilderatlas e ne sottolinea la straordinaria attualità. La storiografia proposta da Warburg, infatti, costituisce una valida alternativa al tradizionale paradigma narrativo, in quanto mette in rilievo le strutture morfologiche grazie alle quali l'antichità si rappresenta e si tramanda. Così, nell'epoca dell'immagine digitale e dell'archiviazione indiscriminata, il progetto warburghiano si candida a essere un luogo di sviluppo delle competenze iconiche e di elaborazione delle politiche della memoria.
venerdì 1 febbraio 2008
presentazione "Manuale della figura umana" di Marta Dell'Angelo
in collaborazione con
Le case d'Arte, Milano
venerdì 8 febbraio 2008, ore 19.00
presenta
MANUALE DELLA FIGURA UMANA
(Gli Ori edizioni, 2007)
di Marta Dell'Angelo
Intervengono, con l'autrice del libro:
Flavio De Marco, artista
Luca Franco, regista
Laura Iamurri, storica dell'arte
Laura Iucci, moderatice
Tania Lombardozzi, soprano
Anna Negri, regista
Riccardo Olivier, ballerino
Pino Pecorelli, contrabbasso acustico
Augusto Pieroni, critico d'arte e fotografia
Xin Xin han, lula hop
s.t. foto libreria galleria
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Roma 00193
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mercoledì 14 novembre 2007
novità in libreria: TALIBAN di Thomas Dworzak
Zealotry has many forms of madness, and the Taliban are no exception. In the Toyota Land Cruiser abandoned in Kandahar by Mullah Omar, the man who banned music on pain of prison and torture, was found a cache of popular music CDs.
Kandahar, a city of Pashtuns noted for their gaiety, so to speak, where Mullah Omar had made his final headquarters, has traditions of men in high-heeled sandals, with make-up of kohl and painted nails like sultry silent-movie stars. They liked to have their pictures taken and, because the Taliban most certainly needed passports, their vanities were accomodated in the hole-in-
the-wall photo shops that exist in downtown Kandahar.
The Magnum photographer Thomas Dworzak, on war assignment for the New Yorker, discovered their photographs days after they had fled the city. They hung among portraits of Bruce Lee, Leonardo DiCaprio and Ahmed Shah Massoud, their faces retouched by the artful brushwork of the photographer.
As exotic backdrops the subjects have chosen chalets in the Swiss Alps, where the mountains are green and Julie Andrews sings, rather than the forbidding grey and brown of their own country.
Some are alone, others with a friend or a Kalashnikov, with garish colours stroked into the theme, along with flowers.
They were the killers who have fled, leaving behind an absurd record of their presence.
Thomas Dworzak was born in1972 in Koetzting and grew up in the small town of Cham in Bavaria.
After and while finishing high school he started to travel and photograph in Eastern Europe and the Middle East. After living in Avila, Prague and Moscow, studying Spanish, Czech and Russian, he photographed the war in former Yugoslavia. He moved to Tbilisi, Georgia, in 1993 to begin work on a long-term project on the Caucasus and its people, covering the conflicts in Chechnya, Karabakh and Abkhazia. He continues with this project today.
Based in Paris from 1999 he covered the Kosovo crisis for US News and World Report and returned to Chechnya the same year. After the fall of Grozny in early 2000 he embarked a project on the impact of the war in Chechnya on the neighboring North Caucasus, covering in between the events in Israel, the war in Macedonia, and the refugee crisis in Pakistan.Post 9/11 he has spent several months in Afghanistan for The New Yorker and returned to Chechnya in 2002. Since the fall of 2002 he has covered the crises in Iraq, Iran and Haiti, and the US elections.
From 1995 to 1999 he was distributed by Wostok Press. In 2002 he became a Magnum nominee, in 2004 a member. He is based in Paris and New York and contributes to The New Yorker, Newsweek, USNews, Paris Match, The New York Times Magazine and Time Magazine.
giovedì 8 novembre 2007
novità in libreria: ALTER EGO
Alter Ego is a cool concept book, presenting the phenomenon of the contemporary avatar-the virtual characters gamers choose and design to engage in 3D worlds online. Portraits of gamers from the United States, Europe, China, and Korea (including leading figures of the gaming world) are paired with digital images of their alter egos, graphically dramatizing the gap between fantasy and reality.